LE SOCIETA’: PAROLE, PAROLE, ….PAROLE

Le Società, tessuto fondamentale della nostra atletica. Tanti, troppi se ne ricordano o fanno finta di farlo solo quando s’avvicinano le elezioni, le promesse riempiono pagine dei programmi, ma purtroppo rimangono solo promesse inevase o se preferite come cantava Mina: parole, parole, parole … soltanto parole……

È in piena fase di svolgimento la fase unica del Campionato di Società Assoluta. Due anni or sono alcune società chiesero ossequiosa udienza al vertici federali precisando che la loro non voleva essere né un’invasione di campo né di competenze, ma unicamente un mettere lo loro esperienza al servizio della federazione, Nessun riscontro. Il risultato è stata una formula dei Campionati di Società che cambia ogni anno per arrivare a quella attuale che prevede una fase unica per ottenere il punteggio di qualificazione sommando 14 gare.

Alcune riflessioni: le gare dell’atletica sono 20; i punteggi in quattordici gare si possono fare utilizzando anche solo sette atleti! Si corre il rischio che possa essere scartato per intero un settore di specialità (salti e lanci vedono quattro gare ognuna!).

La prova unica può rendere determinante le condizioni atmosferiche (vento contrario o pioggia).

La prova unica condiziona la presenza di atleti azzurri impegnati in meeting internazionali per ottenere punteggi per ranking in vista dei Campionati Europei, per non parlare di date occupate per alcuni atleti dai Campionati italiani dei 10.000 m. o dai Campionati nazionali universitari.
Ne consegue anche un potenziale decadimento tecnico delle manifestazioni dei CdS, ma oltre alle Società a chi interessa?

Non era preferibile prevedere un arco temporale più ampio ed un numero di gare maggiore similarmente a quanto previsto per il Campionato under 23 ? Inoltre quest’anno le finali sono previste a settembre, che fretta c’era di chiudere tutto a maggio ?

C’è chi afferma che il Campionato di Società è inutile, anzi dannoso perché distrae gli atleti. La risposta forte è la grande partecipazione avuta, in Lombardia nei 100 m. 81 serie; nel lungo 159 iscritti, nel peso 76 con una partecipazione di genere quasi paritaria. I Campionati di società fanno diventare uno sport individuale di squadra con i relativi ritorni a livello sociale e promozionali per la nostra atletica.

Che poi la formula possa, anzi debba essere modificata, nessun dubbio, ma per farlo occorre creare un centro d’ascolto delle società e di chi l’atletica la vive sui campi tutti i giorni a stretto contatto con quelli che sono i veri attori protagonisti: gli atleti.

Sabrina Fraccaroli

1 thought on “LE SOCIETA’: PAROLE, PAROLE, ….PAROLE

  1. senza contare il fatto che ci saranno società che parteciperanno alle finali nazionali arrivando dietro, nel regionale, a società che hanno fatto almeno 1000 punti in più perché nel frattempo hanno atleti che sono evolute mentre le altre magari hanno perso atleti… è un regolamento che non ha nessun senso.
    Così come, mio punto di vista, non hanno senso i prestiti perché nella finale devo lasciare a casa atlete che sono tesserate per me.
    Luciano

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