EUROMA 2024 COME RYDER CUP 2023?

Lo scoop di Sport Economy di oggi fa riflettere sul perché del mancato impegno del governo per i mondiali 2027.

Oggi sul sito Sport Economy che potete leggere al link si scopre che ad ottobre 2023 la EA ha inviato alla Fondazione Euroma 2024 una lettera in cui si sottolineavano tutti i ritardi del Comitato Organizzatore in ben 13 punti critici di cui la situazione della biglietteria di segnalava addirittura “drammatica”.

C’è da dire, come sottolinea Sporteconomy, che da quel momento è scesa in campo Sport & Salute, l’agenzia governativa che ha sostituito la CONI Servizi e che quindi ha mezzi e competenze per poter “raddrizzare” la macchina organizzativa.

Alla luce di quanto afferma Sport Economy, sono scontate due riflessioni: la prima riguarda la sostenibilità economica di Euroma 2024 che ha in bilancio 9 milioni da parte del Governo per un contributo pari al 30% del budget totale. Ma se, come sembra, non si riusciranno a vendere il totale dei biglietti preventivati per un totale di 5,5 milioni di Euro, così come le sponsorizzazioni, preventivate a 2,5 milioni e ferme a € 800.000, il bilancio complessivo dovrà essere ridimensionato ed al tempo stesso si rischia un default che può essere previsto tra l’1,5 ed i 3 milioni di Euro. Viene subito in mente la Ryder Cup, evento mondiale di ben altro budget, che da notizie di stampa ha accusato una perdita di 13 milioni di euro, sembra ripianati dal governo.

La seconda riflessione riguarda la mancata garanzia del governo per la candidatura dei mondiali 2027, che doveva essere inviata pochi giorni fa ed invece è riviata ad un improbabile passaggio parlamentare.

Dato che all’interno della Fondazione Euroma 2024 è presente anche un rappresentante del governo, ci si può legittimamente chiedere se i ritardi del C.O. e le lamentele della E.A. (oltre alle situazioni contingenti) non abbiano pesato sulla decisione del Governo di non provvedere alle garanzie economiche. D’altronde, se su un budget di 28 milioni si prevede in perdita di 3, su uno di 130, il rischio sarebbe ancora più alto ed il governo, che ricordiamo sarebbe in carica fino al 2028, probabilmente non se l’è sentita di rischiare una Ryder Cup bis.

Ora si deve aspettare la sessione del Council di World Athletics del 26 febbraio per capire se ci sarà un rinvio dell’assegnazione o si andrà sulla decisione di Pechino. La Cina ovviamente farà pressione per una decisione immediata.

Roberto De Benedittis