CARTA ETICA E CONTRIBUTI.

La forma è sostanza. Quando arriveranno i contributi alle società?

La scorsa settimana abbiamo scritto del caso “Carta Etica”. Ieri si è svolto il Consiglio Federale e molto si è discusso sulle modalità in cui la delibera 111 (quella relativa all’applicazione dei principi per cui si può essere convocati seppur squalificati in precedenza per due anni ed oltre per doping).

Le contestazioni sono di tipo formale e non sostanziale, perché sembra assodato che tutti i Consiglieri erano favorevoli all’applicazione nei confronti dell’atleta.

Il problema sono le REGOLE a cui tutti dovrebbero sottostare!

Perché questa delibera non è stata inserita nell’ordine del giorno?

Perché la delibera non era in cartella e addirittura ancora ieri non era inserita nella cosiddetta “nuvola” dove i Consiglieri trovano (o spesso non trovano) la documentazione che si dovrebbe discutere in Consiglio federale?

Perché si sono votate le due delibere insieme e non separatamente?

Perché non si è atteso il rientro della Consigliera Balzani per deliberare?

Tutti i Consiglieri erano consapevoli di quello che stavano votando?

Un membro del Collegio dei Revisori ha detto che ascoltata la registrazione del consiglio del 29 settembre non ha riscontrato nulla di irregolare.

Bene: Allora perché un nostro avvocato di fiducia ci scrive:

“la giurisprudenza (di merito e di legittimità) è molto chiara al riguardo: le decisioni su questioni non inserite all’ordine del giorno, quindi ignote ai partecipanti, contravvengono il diritto alla partecipazione consapevole sancito dagli artt. 1105 e 1136 Cod.Civ. e sono perciò illegittime. Ci sono diverse pronunce in tal senso, perché in vari organi, anche pubblici, si cerca di evitare la discussione in Consiglio o in Assemblea affrontando un argomento non espressamente inserito all’Odg . Diventa, pertanto, possibile oggetto di azione giudiziale la questione, come quella relativa alla delibera sul Codice Etico.”?

Sono domande semplici a cui vorremmo che chi di dovere rispondesse. Ma non per una questione di “lana caprina”, ma per comprendere che non si possono bypassare le REGOLE così come è stato certificato già per tante altre situazioni, tra cui le convocazioni del Consiglio Federale senza ordine del giorno. Stiamo parlando di uno dei fondamenti dello sport moderno: IL CONTRASTO AL DOPING, di cui la Carta Etica è un deterrente formidabile.

Alla luce poi di quanto accaduto nelle ultime ore, con la squalifica dell’atleta vincitore della medaglia d’argento nei 3000 siepi agli Europei di Monaco e degli altri casi di tesserati in Italia sia italiani che stranieri (tra cui un ex Campione Olimpico), queste situazioni devo essere discusse con la dovuta serietà e non facendo comparire delibere all’ultimo istante, fuori dall’Ordine del Giorno.

Nel frattempo le società attendono con trepidazione, e con sempre più nervosismo, la liquidazione dei contributi del 2023. Nel 2022 erano arrivati una parte ad ottobre e l’altra a novembre. Siamo a metà dicembre, più di un terzo delle società hanno rinnovato le affiliazioni e cominciato i tesseramenti. Cosa si aspetta a liquidare i rimborsi?

Non è che per caso il milione di passivo del 2022 lo si vuole recuperare sulla pelle delle società?

Anche qui, attendiamo risposta….

Roberto De Benedittis

2 thoughts on “CARTA ETICA E CONTRIBUTI.

  1. La nostra società è in serie difficoltà perché, avendo partecipato a tutti i CDS e alle varie finali degli stessi, ha speso tantissimi soldi e, al momento, non rientrano ne i contributi ne i rimborsi spese e questo è molto grave; oltre poi a dover avere anche il contributo per i progetti pista che, oltretutto, deve essere rendicontato entro la fine di questo mese e avendo già speso soldi nostri in attesa, appunto, di questi contributi.

  2. Non posso che condividere quanto scrive Fabio, anche se devo dire che almeno quelli dei progetti PISTA e YOUNG ci sono arrivati, però da miei calcoli, in base a quello che era previsto come Sostegno alle Società, attendiamo i 1500 € per rimborsi vari, per non parlare della classifica Performance.
    Resta comunque sempre il problema della mancanza di rimborso per gli italiani Indoor, Cross e Strada, e non credo che nel 2024 saranno previsti

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