VERSO PARIGI 2024

La nostra versione

“Il potere non cambia le persone, mostra come sono veramente” (Pepe Mujica)

Nei giorni scorsi il quotidiano sportivo Stadio Corriere dello Sport, a firma del bravo collega Franco Fava, ha pubblicato una lunga intervista al presidente della Fidal Stefano Mei che trovate in fondo alla pagina.
Un’intervista a cui L’atletica2024.it contribuisce, offrendo la propria versione, rispondendo alle domande poste al presidente, obiettando non su opinioni ma su fatti oggettivi.

Ecco cosa ne viene fuori.

1) Si dice che il presidente Mei sia un presidente fortunato…

Latletica2024.it: Non si può certo dire il contrario, anzi. Ci pare però persino grottesco che il presidente ritenga che i successi dell’atletica siano sopravvenuti come frutto di una programmazione migliore rispetto alle gestioni che lo hanno preceduto. E’ una tesi a dir poco fantomatica. Bastano le sue stesse parole, riportate in un’intervista rilasciata al Corriere in cui lo stesso Mei, lamentandosi dell’eredità ricevuta dal presidente Giomi, dichiarava – tra l’altro – “che io voglia cambiare tutto o molto è noto, che io voglia cacciare le persone è falso. Col consiglio federale sceglieremo i nuovi tecnici, pochi e qualificati, sulla base del curriculum per valorizzare il territorio come non si faceva prima”. La struttura tecnica è fondamentalmente rimasta immutata nuovi tecnici sulla base del curriculum sono passati da 42 a 54. Dunque sì, Mei è stato un presidente fortunato. Non ha contribuito sotto l’aspetto tecnico ad alcunchè. Lui dichiara “nell’aver portato tranquillità”. Eppure, fosse stato per lui, avrebbe cambiato il commissario tecnico La Torre, divenuto inamovibile dopo Tokyo, ma rimasto al suo posto per intervento di poteri più forti dello stesso Mei. La sola novità nell’organigramma riguarda l’inserimento, legittimo, di Federico Chicco Leporati. Deve essere chiaro a tutti che il programma presentato in fase elettorale dal presidente avrebbe previsto un modello tecnico diverso da quello attuale, diverso da quello che ha guidato gli azzurri alla loro affermazione.

2) Quali iniziative sono state intraprese, nello specifico, con il programma presidenziale?

Latletica2024.it: Il presidente Mei fa riferimento al progetto Cento Tecnici, attribuendosi il merito che invece va a Sport & Salute. Si tratta del resto di un progetto annuale della Fidal (il progetto pista-tecnici) sostenuto appunto da S&S. Ma l’operatività dei tecnici, i cui nomi sono stati individuati dalla federazione, se è stata avviata, riguarda questi giorni e non il recente passato. Come si fa a legare il progetto a una precedente programmazione se questi tecnici sono stati individuati ma non sanno ancora quali mansioni dovranno svolgere. E, badate, lo dicono loro stessi. Dunque Cento Tecnici è un progetto che si deve a Sport & Salute. Progetto che scadrà il 31 dicembre o forse esteso fino a primavera: sarà poi riconfermato sotto l’aspetto dei finanziamenti? Che ne sarà dei cento tecnici scelti? Come opereranno? Ci pare inoltre difficile legare questo progetto con i talenti sbocciati. Va anzi sottolineato che certi atleti sono emersi grazie al lavoro di allenatori e strutture per nulla supportate dalla federazione poichè questi atleti promettenti ma anche altri protagonisti di risultati eccellenti non appaiono negli elenchi federali. Se arrivano risultati eccellenti da atleti fuori dagli elenchi Fidal, noi non la chiamiamo programmazione. La chiamiamo miopia.

3) A proposito di fondi…

Latletica2024.it: La somma di oltre sette milioni d fondi stanziati per lo sviluppo degli atleti in realtà riguarda più complessivamente il settore tecnico, certamente si tratta di una cifra meritoria, ma non si può indicarlo come budget rivolto solo ad atleti e a tecnici poichè riguarda ogni voce relativa all’attività.

4) E’ solo questione di fondi?

Latletica2024.it: Il presidente dice di aver fatto ripartire il Centro studi e ricerche. Detto che il CS non ha un responsabile da quando non c’è più Giorgio Carbonaro (che una volta in pensione doveva occuparsi della rivista federale… venuta meno ) non ci risulta che la struttura sia ancora operativa. Meglio: la struttura c’è, ma Francesco Cuccotti sembra il tenente Drogo de Il deserto dei tartari… tanto è rimasto solo. Quanto a Grandi, certamente degno di grandi lodi, non rappresenta una grande intuizione, detto senza alcuna offesa e con il massimo della stima. La ricerca, nella totale legalità, va svolta a supporto della prestazione migliore possibile, coinvolgendo gli allenatori perchè possano essere pensati e attuati tutti gli strumenti corretti per rendere sempre più competitivi gli atleti. La ricerca va affidata a un pool di esperti che lavorino in sinergia con tecnici federali e allenatori per attuare le strategie più adeguate a sostegno delle prestazioni.

5) Da quando è stato eletto il presidente Mei è stato oggetto di una forte opposizione…

Latletica2024.it: Non si tratta di accanimento bensi dell’effetto della democratica elezione di un numero maggiore di consiglieri federali rappresentanti l’opposizione. In termini squisitamente numerici, se il presidente è rimasto al suo posto fino a oggi, nonostante ritardi ed errori, lo deve al sostegno di un consigliere che ha fatto il cosiddetto salto della quaglia e al (sorprendente) sostegno di un consigliere che prima, più correttamente secondo noi, visto il suo ruolo, si era sempre astenuto. E oggi vota a favore del presidente, anche quando l’assemblea si è espressa in maggioranza con parere opposto.

Ma il problema di fondo è un altro, a cui il presidente non può sottrarsi. E’ una tendenza a mentire. Non può pretendere di avere unanime consenso se dice e sostiene cose non vere. Un esempio: di fronte all’obiezione sollevata sulla mancata convocazione nei tempi previsti del Consiglio Federale che deve prendere in esame l’approvazione del bilancio, il presidente ha fatto rispondere dal suo legale che “a norma di Statuto” la convocazione non ha violato alcuna regola. Peccato che questo aspetto sia determinato non da uno statuto, bensì da un regolamento organico (articolo 29 comma 2). Un presidente federale avveduto, è rigoroso nel rispetto della verità, accetta il confronto, prende in considerazioni le obiezioni e discute sulle critiche. Invece di togliere le deleghe, accentrare su di sè i poteri, dimostrandosi vendicativo fino a togliere a figure di spicco del consiglio il lieto compito di premiare i vincitori…

6) Dopo i cinque ori ottenuti alle Olimpiadi di Tokyo, cosa è lecito aspettarsi dalle Olimpiadi di Parigi?

Latletica2024.it: E’ indubbio che chi ama questo sport declinato nel nostro Paese speri tutto il bene possibile per la spedizione dell’atletica italiana ai Giochi olimpici del prossimo anno. Il sostegno agli atleti di punta e agli emergenti da parte di chiunque ami l’atletica è totale e incondizionato. E’ tuttavia a nostro avviso da incauti non evidenziare ritardi, amnesie, disservizi. Il talento dei nostri campionissimi c’è, indiscutibilmente, ma va sostenuto nel modo migliore possibile. E non può bastare il solo effetto domino, l’effetto “esempio” dei vincitori, quello c’è sempre stato anche in passato e non è una prerogativa dello sport made in Italy. Occorrono fatti concreti a sostegno della crescita. Così si può migliorare un risultato. Si accenna ai giovani trainati dai leader. Sicuramente è così, ma noi ci battiamo perchè gli emergenti possano usufruire di una struttura e di una programmazione che non lasci nulla al caso.

7) A giugno Roma ospiterà gli Europei 2024, ghiotto antipasto delle Olimpiadi di due mesi dopo…

Latletica2024.it: Nella testa il presidente dice di avere un target ambizioso. Indubbiamente i risultati della coppa Europa con lo storico primo posto assoluto lasciano ben sperare. E tutti noi ci aspettiamo che i nostri valorosi ragazzi azzurri diano il meglio in occasione di questo “traguardo volante”. Un banco di prova molto molto importante proprio per la sua stretta vicinanza con il traguardo olimpico. Occorrerà fare una programmazione meticolosa, perchè arrivare agli Europei al top per poi non esserlo a Parigi sarebbe un problema.

8) Come procede l’organizzazione (degli Europei)?

Latletica2024.it: Mei dichiara che c’è stato “solo qualche intoppo burocratico”. Ed è una dichiarazione di facciata, inaccettabile. Ammesso che non siano nella sostanza stati buttati via tre anni di lavoro, da quando un dossier di grande spessore consentì a Roma di ottenere questa importante candidatura. Fin qui consideriamo Roma 2024, nella programmazione, nella comunicazione, nella promozione dell’evento un’occasione persa. Quello che viene chiamato “intoppo burocratico” è al contrario un gravissimo e fortissimo ritardo della struttura organizzativa. A oggi non si sa quanti biglietti siano stati venduti. A oggi non si sa quanti Paesi abbiano acquistato i biglietti. Fino a poco tempo fa il sito dei campionati era mestamente ancorato a un “coming soon”. Quello che in fase di presentazione della candidatura era stato pensato come una enorme possibilità per l’Italia, per Roma, per la Regione Lazio a oggi è ancora un punto interrogativo. Non ripeteremo qui i ritardi e i dissesti nella realizzazione della fondazione pensata per organizzare i campionati. Ad oggi occorrono risposte che non sono ancora state fornite.

9) C’è un sogno nel cassetto vista la grande popolarità di cui gode l’atletica italiana oggi?

Latletica2024.it: Il presidente Mei accenna al sogno, forse proibito, di portare a Roma i mondiali del 2027 nel “tondo” anniversario dei mondiali disputati 40 anni fa. Bello, certo. Chi non vorrebbe una cosa del genere? Se dobbiamo pensare ai ritardi organizzativi degli Europei 2024, beh, l’obiettivo non fa dormire sonni tranquilli. Cosa scrivere sul dossier? Roma 2027 Coming soon? La decisione finale sull’assegnazionre verrà presa a marzo 2024, prima degli Europei: a giudicare da tutto il tempo utile perso da Katowice a oggi, non c’è di che stare tranquilli.

10) Sono previste anche novità per il Golden Gala del prossimo anno?

Latletica2024.it: Ben vengano le novità, se questo vuol dire non commettere i clamorosi errori commessi a Firenze quest’anno. Oh, intendiamoci, è stata una bellissima festa, culminata con un primato del mondo, con la grande vittoria di Fabbri e della Iapichino. A nostro avviso, però, la data romana del tour mondiale meriterebbe un ranking migliore di quello che occupa oggi. Nel 2005/2006, quindi non bisogna tornare alla notte dei tempi, il Golden Gala era al primo posto nella classifica mondiale dei meeting. Il Competition Performance Rankings stila le graduatorie in base ai punteggi degli atleti presenti, ma anche un livello più alto dei servizi, che non fanno classifica, non guasterebbe.

11) Ha visto che la parola sport è finalmente entrata nella Costituzione?

Latletica2024.it: “Noi dell’atletica” risponde il presidente… Con tutto il dovuto rispetto, bene avrebbe fatto a citare Fabio Pagliara che ha avuto un ruolo centrale e non solo negli ultimi mesi. L’attuale Fidal, la questione di aggiungere la parola sport nella Costituzione, l’ha pienamente ignorata. Ma evidentemente ricordarsi degli altri non è la specialità della casa.

Diego Costa

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