MENNEA DAY, CHI L’HA VISTO?

Pietro Paolo Mennea da Barletta è scomparso il 21 marzo del 2013. Subito dopo la sua dipartita, Mennea fu celebrato come l’atleta italiano più prestigioso, a cui fu aperto, per la prima volta nella storia, il Salone d’Onore del Coni in cui fu allestita la camera ardente.

Subito vennero intitolati impianti, società, manifestazioni. Viene anche sviluppata un’iniziativa che era nata a Roma nel 2009, grazie al presidente del Comitato Provinciale Mario Biagini, il Mennea Day, per celebrare i 30 anni dal Record del Mondo sui 200 metri.

Il Mennea Day, nel 2013, diventa gara nazionale e si celebra praticamente in tutta Italia.

Ogni anno, fino ad oggi, il 12 settembre, o nei giorni immediatamente successivi decine di città, stimolate dalla fidal nazionale attraverso i propri comitati periferici o le società sportive, ospitavano il Mennea Day. Il format prevedeva, nella maggior parte delle città solo gare di 200 metri aperte a tutte le categorie, poi c’erano varianti sul tema con il contorno di gare diverse.

Ora, oltre alla polemica sull’invito all’avvocato Manuela Olivieri Mennea al Golden Gala intitolato al grande campione pugliese, oltre alla gara dei 200 dei Campionati Italiani di Molfetta dedicata a Pietro e ideata dal Presidente del comitato regionale Puglia Giacomo Leone, il nome di Mennea compare ogni due per tre, quando fa comodo.

Poi si lascia morire una manifestazione che rappresenta uno dei ricordi più indelebili, insieme alla vittoria olimpica del più grande atleta italiano della storia.

Le iniziative ci saranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Si è però perso quel senso di sinergia che dovrebbe essere promosso dalla Fidal Nazionale.

Roberto De Benedittis

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