L’OLANDA CHIUDE IN BELLEZZA

Cinquemila uomini con Jakob Ingebrigtsen che va a vincere in 13’11″30 piazzando un ultimo mille in 2’21″07 ed un 400 in 53″45. Secondo lo spagnolo Mohamed Katir, fresco primatista d’europa a soli 14 centesimi dal norvegese. Terzo il keniano Jacob Krop, argento a Eugene che regola il guatemalteco Grijalva. A bocca asciutta gli etiopi, come lo scorso anno.

Ottocento femminili di altissimo livello. Il podio è lo stesso di Eugene ma si scambiano i posti la prima e la terza. La gara la fa la statunitense Athing Mu che transita ai 400 in 56″01. Le stanno incollate fino ai 700 sia l’inglese Keely Hodgkinson che la keniana Mary Moraa. Ai 600 si passa in 1’26″21 e nello sprint finale la keniana (1’56″01) ha la meglio sull’inglese (1’56″34) al suo terzo argento dopo Olimpiadi e Mondiali e la Mu scivola in terza posizione (1’56″61). Gara straordinaria con altre tre atlete che vanno sotto l’1’58”.

Tremila siepi donne altrettanto veloci con passaggi al mille con 2’58″86 e al duemila 5’57″72 con la keniana Beatrice Chepkoech che fa l’andatura fino agli ultimi 400 metri quando parte fortissimo l’atleta del Baharain Winfred Mutile Yavi che chiude in 8’54″29. Chepkoech argento con 8’58″98 Terza l’altra keniana Faith Cherotich 9’00″69.

Salto in alto donne combattuto con ben 8 atlete che superano l’1,94. La misura successiva di tre centimetri superiore screma le atlete di metà, con le quattro che si giovano le medaglie. Due australiane, la campionessa in carica Eleanor Patterson e Nicola Olyslagers, l’ucraina Yaroslava Mahuchikh e la britannica Morgan Lake. A 1,99 Mahuchikh e Patterson superano la misura alla prima, Olyslagers alla seconda mentre la Lake fallisce due volte e si tiene il terzo per i 2,01. La misura viene superata solo dall’ucraina al secondo tentativo e quindi argento per la Patterson e bronzo per la Olyslagers. L’ucraina poi prova i 2,07 del suo personale ma non riesce a superare l’asticella.

Giavellotto uomini con una sfida asiatica al limite dell’incidente diplomatico con l’indiano campione olimpico Neeraj Chopra che dopo l’argento dello scorso anno vince l’oro con una lancio di 88,17 che supera il pakistano Arshad Nadeem che si ferma a 87,82. Terza piazza per il Ceco Jakub Vadlejch che arriva a 86,67 e conferma il bronzo di Eugene. Niente medaglia per la Germania quarta con Julian Weber che non va oltre gli 85,79.

4×400 uomini con dominio Stati Uniti che vincono in 2’57″31, seconda la Francia che va finalmente a medaglia con il record nazionale di 2’58″45 che supera la Gran Bretagna che chiude in 2’58″61. Italia rimaneggiata con Edoardo Scotti, Riccardo Meli Lorenzo Benati, Davide Re che chiude in ottava posizione con 3’01″23.

4×400 donne con l’Olanda all’oro grazie ad una stratosferica frazione di Femke Bol che parte terza ma negli ultimi 50 metri supera sia la Gran Bretagna (3’21″04) che la Jamaica (3’20″88). Per le Orange la World Leading in 3’20″72. Azzurre buone settime senza Ayo Folorunso con Alice Mangione, Anna Polinari, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan che chiudono in 3’24″98, secondo miglior risultato di sempre dopo il record italiano di ieri. La Bol poteva essere la regina della competizione al pari di Lyles al maschile se non fosse caduta nella finale della staffetta mista. Due ori per lei.

Roberto De Benedittis

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