DOSSO: È RECORD!

Antonella Palmisano stupisce ancora una volta portandosi a casa un ulteriore bronzo mondiale nella 20 km di marcia in 1h27’26”.

Dopo la sbornia da 22,34 di Fabbri, ci svegliamo con la medaglia di bronzo della finanziera che dopo due anni travagliati riesce ancora una volta a salire sul podio mondiale come a Londra 2017.

Gara di gruppo fino al 15° km quando parte l’attacco della spagnola Maria Pérez che riesce a scavare un piccolo solco tra lei ed il gruppo, seguita solo dall’australiana Jemima Montang. La progressione della spagnola fino al 19° km è inarrestabile con un 4’06” di media e passerella per l’ultimo mentre l’australiana viaggia su ritmi di 4’13”.

Antonella conquista il bronzo tra il 16° ed il 19° km quando stacca sia la peruviana Garcia Leon che la messicana Gonzalez e l’ecuadoregna Morejon. Con un ultimo km da 4’10” riesce a contenere la reazione della peruviana doppio oro mondiale a Eugene un anno fa che chiude in 4’08”.

Eleonora Giorgi subisce tre proposte di squalifica per sospensione ed è costretta allo stop di 2′ tra il 15° ed il 16° km. Chiude 21ª in 1h31’45” mentre Valentina Trapletti soffre un po’ nella seconda parte di gara e chiude in 23ª posizione in 1h32’57”.

Zaynab Dosso accede alla semifinale con il record italiano eguagliato a 11″14. finalmente la reggiana ormai trapiantata a Roma riesce ad esprimere il suo potenziale e speriamo che non sia tutto!

Nelle prime gare in pista Alice Mangione corre in 51″57 nei 400 ma non basta per passare il turno.

Bravo Davide Re che va allo stagionale di 45″07 ed è protagonista di un quattro perpetuo: quarto nella 4ª batteria agguantando il 4° tempo di ripescaggio.

Alessandro Sibilio controlla il suo turno nella terza batteria arrivando quarto con 49″50, il tempo più alto tra i semifinalisti, ma lo abbiamo visto correre con sicurezza e questa è la cosa importante dopo l’infortunio che sembrava precludergli la stagione. Mario Lambrughi si supera correndo in 49″05, sesto nella quarta batteria. Ha la q piccola ma può migliorare ancora.

Si salva Daisy Osakue con il suo 61,31 ottenuto al terzo lancio dopo un primo probabilmente più lungo ma nullo di un’unghia. Dodicesimo lancio ed entra in finale… come Fabbri… ma quella di ieri è certamente un’altra storia.

Gianmarco Tamberi si conferma un’atleta da “spalle al muro”. Come gli era già capitato, quando é al salto da “dentro o fuori” trova le energie che si nasconde chissà dove e supera l’asticella. In questo caso 2,28 alla terza per potersi giocare le sue carte in finale. Con lui un ritrovato Marco Fassinotti! Niente da fare x Sottile.

Hassan Fofana e Lorenzo Simonelli passano il turno nei 110 hs rispettivamente con 13″53 e 13″50.

Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL

Roberto De Benedittis

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