Budapest 19 al 27/08/ 2023 Campionati mondiali di atletica leggera, . World Athletics Championships Budapest23 - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

DISASTRO ORANGE

Fabbri supera i 22 metri e mette paura a Crouser che all’ultimo lancio sfonda i 23 metri (e meno male che stava male…)

Leonardo Fabbri dopo un primo nullo ed un secondo a 21,26 spara al terzo il suo PB che lo piazza in seconda posizione a 22,34. Solo il primatista del mondo Crouser ha fatto meglio già al primo lancio con 22,63 poi allungato a 22,98.

Niente da fare per i due Neozelandesi Gill e Walsh in serata di grazia che devono cedere anche allo statunitense di origine Ungherese Kovacs (tradotto Fabbro) che al quinto lancio piazza un 22.12 che gli consegna il bronzo.

Dopo le qualificazioni della mattina ci si aspettavano grandi cose da Zane Weir e dal brasiliano Daniel Romani, invece Ryan Crouser ha dominato fina dal primo lancio, mentre “Fabbrino” è stata la dolce sorpresa. Peccato per Weir che comunque per salire sul podio avrebbe dovuto ripetere il recente risultato di Vicenza.

Olandesi che buttano via due medaglie d’oro o d’argento. Nei 10.000 la Hassan cade a pochi metri dal traguardo nella volata con L’etiope Tsegay mentre la Bol la imita nella 4×400 mista mentre tenta di contenere la rimonta della statunitense Holmes che piazza un 48”82 nell’ultima frazione.

Marcell Jacobs parte male ma alla fine riesce a superare il turno con lo stagionale. Non è il Marcell che conosciamo, ma se migliora la partenza, potrebbe entrare in finale. Samuele Ceccarelli doveva fare il personale per poter andare avanti. Purtroppo, dopo una buona partenza dove ha tenuto testa a Omanyala, la seconda parte di gara come sempre un po’ “dura” e non fa meglio di 10″26.

Bravo Pietro Arese, tatticamente e fisicamente. Se ripete la prestazione in semifinale può approdare alla finale dei 1500. Joao Bussotti e Ossama Meslek vanno fuori ma Meslek con un crono vicino al suo PB mentre Bussotti si ritrova la batteria più tattica, un 400 più che un 1500.

Bravo anche Emmanuel Ihemeje che si qualifica per la finale del triplo con la bella misura di 16,91. Sfortunato Tobia Bocchi che nonostante il 16,66 è sbalzato al 13° posto proprio all’ultimo salto.

Foto Grana/Fidal

Roberto De Benedittis

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