KIPYEGON MONDIALE! FABBRI, IAPICHINO E CECCARELLI PROFETI IN PATRIA.

Firenze 02/06/2023 Meeting internazionale di Atletica Leggera, Golden Gala, Pietro Mennea, Diamond League - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

L’acqua del pomeriggio al Ridolfi di Firenze non è di buon auspicio, ma alla fine l’aria fresca non particolarmente gradita dai velocisti, manda forte i corridori di lunga lena.

Partiamo dalla fine, con il fantastico record del Mondo della 29enne keniana Faith Kipyegon prima donna a scendere sotto il muro dei 3’50”. D’altronde se vinci due olimpiadi e due mondiali sulla distanza, devi necessariamente prima o poi al primato del mondo ci devi arrivare. Firenze quindi, dopo il famoso 1’41″73 di Sir Sebastian Coe negli 800 si fregia anche di questo 3’49″11 ottenuto anche grazie ai passaggi perfetti delle statunitensi Feldmeier (1’02″37) e Hurta-Klecker (2’04″00). Nella stessa gara anche un record continentale dell’Australiana Jessica Hull in 3’57″29, ed i PB delle nostre Sintayehu Vissa (4’01″98) e Ludovica Cavalli (4’03″04). Entrambe ottengono il visto per i Mondiali di Budapest anche se probabilmente andremo in overbooking nella specialità. Miglior risultato dell’anno per Federica Del Buono (4’05″09) che da poco ha cambiato guida tecnica.

Lanciava in casa l’aviere Leonardo Fabbri, che torna dopo ben tre anni da quel 21,99 ottenuto ai Campionati Italiani di Padova del 2020, a 21,73, seconda misura di sempre, con un nullo da Var che sfiora i 22 metri. Al di là del risultato, batte degli atleti Top come Walsh, Stanek e Kovacs, gente che in carriera è andata ben oltre i 22 metri. Vince anche il derby italico con il finanziere Zane Weir fresco campione europeo indoor che si ferma a 21,13.

Altra vincitrice della serata è stata Larissa Iapichino che vola subito a 6,79, salto che le basterà per superare atlete di altissimo livello con 4 che vantano un +7 metri in carriera. L’unica a contrastarla da vicino è la statunitense Tara Davis-Woodhall che atterra a 6,74. Lontane tutte le altre che fanno il loro miglior salto sempre controvento.

C’era tanta curiosità per la prova di Samuele Ceccarelli che esordiva nei 100 dopo il trionfo di Istanbul. il toscano, nella prova regina che si è aggiudicato ancora una volta il campione del mondo in carica Fred Kerley con 9″94, ha stracciato il suo personale chiudendo in quinta posizione con 10″13. A breve per lui, una canotta militare per allenarsi con maggiore serenità.

Il Golden Gala Pietro Mennea si era aperto con un clamoroso record Italiano nel Salto triplo, una specialità che ci ha dato molte soddisfazioni. Andy Díaz Hernández, cubano di nascita e italiano d’adozione, allenato alla caserma dell’Infernetto da Fabrizio Donato e Andrea Matarazzo, plana a 17,75, quindici centimetri in più del suo allenatore all’aperto e due di quanto abbia fatto al coperto. Anche qui vittoria contro personaggi di altissimo livello. Purtroppo un po’ sottotono i nostri Emanuel Ihemeje e Tobia Bocchi.

Gara del Disco femminile con pedana scivolosa. Ne sanno qualcosa l’americana del Delaware Valarie Allman che riesce a vincere solo all’ultimo lancio con 65,96 dopo aver rischiato di non entrare neanche in finale, e la nostra Daisy Osakue che finisce settima in 61,55.

Gara complicata anche per le astiste con Roberta Bruni che sigla lo SB all’aperto con 4,61 nella gara vinta da Katie Naugeotte signora Moon con 4,71. Elisa Molinarolo si ferma a 4,41.

Ayomide Folorunso parte con troppa convinzione e paga lo sforzo sul rettilineo finale dove si presenta dietro all’olandese volante Femke Bol. La poliziotta scivola in settima posizione con 55″34. Per la Bol, miglior tempo dell’anno con 52″43 a quattro decimi dal suo PB ottenuto alle Olimpiadi di Tokyo.

Desta una grande impressione il giovane (2004!) Erriyon Knighton nei 200 che vince passeggiando in 19″89. Il cubano Reynier Mena unico dei presenti ad essere sceso quest’anno sotto i 20″ viene relegato inspiegabilmente in prima corsia, mentre Filippo Tortu in settima conclude in 20″41 mentre Desalu arranca un po’ in ottava corsia con il tempo non soddisfacente di 20″90.

Nell’alto orfano di Tamberi come i 100 di Jacobs, si distingue JuVaughn Harrison, dalla tecnica improbabile, valica l’asticella a 2,32 lasciandosi dietro il Coreano Sanghyeok WOO che supera “solo” i 2,30.

3000 siepi donne di spessore con l’etiope Sembo Alemayehu (2005!) che vince con la WL e con il MR in 9’00″71 in una gara che ha visto anche due record nazionali: francese con Alice Finot (9’10″04) e sloveno con Maruša Mišmaš Zrimšek (9’10″07).

Nei 100 donne Dina Asher-Smith da forfait all’ultimo minuto e s’impone l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou, (10″97) l’unica a scendere sotto gli 11 secondi.

Negli ostacoli altri vince ma non brilla Grant Holloway che conclude in 13″04 davanti allo svizzero Jason Joseph che abbatte il record nazionale con 13″10. Il nostro Lorenzo Simonelli chiude con il PB di 13″57.

Nei 5000 raffiche di PB e SB con Mohamed Katir vincitore spagnolo di origine magrebina che conquista la leadership mondiale con 12’52″09 mentre si abbatte il record guatemalteco grazie a Luis Grijalva (12’52″97). Ben 10 scendono sotto la barriera dei 13′.

Troppa umidità per le 400entiste. gara vinta dalla polacca Natalia Kaczmarek con il tempo di 50″41 mentre la nostra Alice Magione conclude in ultima posizione con 52″61.

Il Golden gala Pietro Mennea balza in testa alla Competition Performance Rankings con 93.687.

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