EUROPEI 2024: SALTA LA FIRMA TRA FIDAL E FONDAZIONE

Cronaca di un rinvio annunciato. Nel pomeriggio di ieri il CDA della Fondazione Euro Roma 2024 si è riunito per firmare la convenzione tra la Fondazione e la Fidal.

Ma la firma, alla fine, dopo diverse ore di confronto, è saltata. Fumata nera, quando l’accordo sembrava a un passo. 

A portare all’ennesimo rinvio del travagliato “parto” della delibera, le perplessità che avevamo espresso nei giorni scorsi. Evidentemente chi doveva firmare è stato oggetto degli stessi scrupoli di coscienza.

MANCANZA DI CHIAREZZA

Non è tuttavia un grido di vittoria di chi aveva manifestato questi dubbi. Non può esserlo, quando ormai il conto alla rovescia con i Campionati Europei di Roma 2024 sono ridotti a un anno e una settimana. 

Avevamo espresso, annunciando l’incontro tra Fondazione Euro Roma e Fidal, i nostri dubbi di un grave conflitto di interessi a monte. Chi dà i soldi e chi li riceve sono la stessa persona.  Stando alle indiscrezioni raccolte, la firma, ieri pomeriggio, è stata vicinissima… fino a quando il rappresentante di una delle componenti facente parte del board della Fondazione (Ministero dello Sport, Comune di Roma, Regione Lazio, Coni, Sport e salute e Fidal) non se l’è sentita di sottoscrivere l’accordo, ritenendo fondati i dubbi di forma, e di sostanza, di cui abbiamo detto: un possibile conflitto di interessi e un contributo preventivo che si è trasformato in una sanatoria. 

QUASI UN MILIONE DI EURO.

La riunione del board ieri nelle speranze del presidente federale, doveva portare allo stanziamento di € 950.000,00 da riconoscere alla Fidal. La benzina per avviare il motore. Solo che il presidente della Fidal e il presidente della Fondazione Euro Roma 2024 coincidono: Stefano Mei.

Non può bastare, vista la mancata sottoscrizione, ai membri del Board della Fondazione che a sottoscrivere l’atto siano figure di servizio, come il direttore generale della Fondazione Carito e il segretario federale Londi.

POLEMICHE STERILI

Non è evidentemente bastata la sollecitazione del presidente Mei attraverso l’intervista rilasciata a Franco Fava, pubblicata sul Corriere dello Sport, a sbrogliare la matassa. Per chi l’avesse persa la può trovare a questo link.

Ma non c’è solo questo problema. Certificare il tempo e il lavoro di persone con tre anni di ritardo, trasforma giocoforza una convenzione in una sanatoria. E in ballo c’è un sacco di soldi pubblici.

UNA FIGURA DA INDIVIDUARE

Dunque la riunione si è sciolta con un nulla di fatto. La palla torna alla Fidal. Dovrà far leva sull’efficienza della Governance di Roma 2024, vista anche la denuncia presentata a tal proposito alle autorità competenti, e individuare nel CdA la figura che possieda l’autorevolezza del ruolo da ricoprire.

La firma mancata non è un passo indietro, ma se mai è un passo avanti per dare alle cose quella chiarezza che oggi non c’è.

Diego Costa

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