FURLANI E IAPICHINO UN SALTO LUNGO DA SAVONA AD ATENE

Chi non ha visto il salto di Mattia Furlani (FF.00) atterrato ad 8,44 ossia 1 cm in più di Giovanni Evangelisti e 3 in meno di Andrew Howe, vada a cercarselo. Un misto di potenza, agilità, velocità, elasticità e tecnica che raramente si vedono. Classe 2005, figlio minore della coppia altista-velocista Furlani-Seck, ha dapprima seguito le orme della sorella maggiore Erika, valicando l’asticella in alto, poi ha deviato decisamente verso il Lungo, anche se le sue potenzialità probabilmente sono ancora inesplorate. Peccato per quella bava di vento oltre la soglia (w + 2,2) che gli tolgono la soddisfazione di stampare nero su bianco la misura nella graduatoria all time.

Larissa Iapichino (FF.GG.) in quel di Atene, piazza una serie niente male con l’acuto al sesto salto di 6,83 e, a differenza di Furlani, deve combattere anche con il vento nel viso a -1,8.

Marco Mura a Savona ha messo in piedi un bel meeting con molti protagonisti di ottimo livello ed al tempo stesso ha ottenuto risultati di rilievo anche se spesso inficiati dal vento troppo generoso.

Rientra molto bene Alessandro Sibilio (FF.GG.) che chiude secondo in 48″72, 3ª prestazione personale all time, dietro un agile Samba (48″56). Bravo Gabriele Montefalcone della Sport Race (50″05) vicino ai suoi limiti, in ritardo Jose Bencosme (Avis Barletta) che chiude in 50″45.

Prescod vince i 100 in 9″94 (+2,7), unica nota stonata la giornataccia di Filippo Tortu (FF.GG.) che non va oltre i 10″16 in batteria (+2,7), battuto due volte da un pimpante Lorenzo Patta (FF.GG.) che corre in 10″08 (+2,7).

Nei 400 personale per Fausto Desalu (FF.GG.) in asfissia dopo i 300 corsi con troppa generosità, ma chiude comunque in 46″15 davanti a Scotti (46″27) e Lopez (46″33). Delude un po’ Meli (46″61) che aveva impressionato nelle indoor quest’inverno.

Risultato stratosferico per il cubano Reinyner Mena che domina i 200 chiudendo con vento regolare in 19″95!

Il vento (+2,5) invece nega al giovane Lorenzo Simonelli (Esercito) la soddisfazione del PB nei 110hs, secondo in 13″45, che brucia sul traguardo Fofana, terzo in 13″46, dietro al vincitore, il sudafricano Alkana (13″32).

La coppia dei nostri lanciatori, orfani di Nick Ponzio, centra la doppietta nel Peso. Zane Weir (FF.GG.) lancia il a 21,60 con un ultimo lancio molto più lungo ma nullo. Fa effetto un rappresentante delle forze armate che non riesce a rispondere all’intervista in italiano, ma siamo certi che migliorerà. Leonardo Fabbri (Aeronautica) è secondo e supera i 21 metri di nove centimetri.

Spettacolari anche le donne con Daryll Neita nei 100 (+1,0)vince in 10″97. Vento regolare anche nei 100hs (+2,0) vinti dalla campionessa europea indoor finlandese Hurske in 12″80 dove si fa valere Elisa Di Lazzaro (Carabinieri), terza in 13″05 con un fotofinish da brivido con altre due atlete a cui viene assegnato lo stesso tempo.

Terzetto da brivido nei 100 paralimpici con il podio di Tokyo al completo. Martina Caironi (FF.GG.) s’impone (14″25) su Monica Contraffatto (Esercito 14″70) e Ambra Sabatini (FF.GG. 14″79)

Dina Ashar-Smith non è fortunata con Eolo (+2,3) e vince i 200 in 22″61 davanti ad una sempre composta Dalia Kaddari (FF.OO. 22″95). Scende sotto i 52″ la britannica Laviai Nielsen (51″60) nei 400. Prima uscita per Alice Mangione (Esercito)che chiude terza in 52″25 e supera la compagna di nazionale Anna Polinari (Carabinieri 52″38).

Sorpresona nel giro di pista con ostacoli al femminile con Alice Muraro (Vicentina 56″70 PB) che supera negli ultimi metri la coppia Eleonora Marchiando (Carabinieri 56″87) e Rebecca Sartori (FF.OO), troppo aggressiva nella prima parte di gara (57″11).

Il vento scherza con le tripliste. La Lafond vince atterrando a 14,68 (+2,9), Ottavia Cestonaro (Carabinieri) è seconda con 13,99 (+2,5), Dariya Derkach, (Aeronautica) al rientro dopo l’operazione di quest’inverno chiude con 13,37 (+1,1) ma l’ultimo salto, nullo di pochissimo, era decisamente superiore.

Si chiude con gli 800 donne vinti dalla Ucraina Lyakhova in 2’01″79. Joyce Mattagliano (Esercito 2’04″40) vince il derby con Serena Troiani (Cus Pro Patria Milano 2’04″92).

Foto Giancarlo Colombo

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