EVIDENTEMENTE BASTA…

Ci sono dirigenti di piccole società sparse nel nostro Paese, che promuovono lo sport che amano. Semplicemente per amore. Ci sono allenatori di piccole società che hanno lo spirito degli apostoli.
Avessero ancora le gambe di una volta, ci proverebbero.
Ma siccome il tempo passa e la passione resta, il solo modo di dichiarare amore al loro sport è quello di tramandarlo.
Anche con pochissimi mezzi, anche in piccole realtà da cui si guarda al mondo come da un oblò, come se si stesse orbitando attorno…
Sono piccoli seminatori di pace: parola caduta in disuso. Non in atletica, specie nella periferia, dove manca l’attrezzatura ma il cuore batte lo stesso. E spinge nella direzione che conta, perchè in atletica l’avversario sei tu stesso. In pedana, in corsia, quando metti per terra i segnalini, là dove devi appoggiare un piede, lo fai con un solo chiaro obiettivo: migliorarti.
Se ci si migliora, se dove spunta una fogliolina poi ne vedi nascere un’altra e magari un fiore, allora sei sulla strada giusta.
Continui ad annaffiarla la tua piantina, non ti preoccupi se il “Consorzio Agrario” ti premierà.
Lo fai, e basta. E’ la tua vita.
Qualche giorno fa, a casa di uno di questi “apostoli” nell’estrema periferia del nostro sport (in Sardegna, là dove il più delle volte sono nate delle gemme), ha squillato il telefono.
Un numero non in rubrica è apparso.
Pronto? si risponde con tono un po’ ansioso. Sta a vedere che è il solito call center. E invece…
Il tuo cuore è puro, e se senti suonare il telefono nel giorno del tuo compleanno, alzi la cornetta e scopri che la chiamata arriva dall’Olimpo. “Pronto, sono Io, buon compleanno!” … ti emozioni. Ma pensa un po’! Lui che si è scomodato per farmi gli auguri! Un’emozione ineguagliabile.
L’Empireo si è ricordato di me… Pensi.
Lo racconti sui social, agli amici!
E dire che Lui ne ha di cose a cui pensare: gli Europei alle porte, una candidatura per i mondiali che affronta qualcosa di più di un raffreddore stagionale, il bilancio che non quadra, l’opposizione che incalza…
In tutto questo, Lui, ha trovato un minuto per me.
Che bello. E in effetti di bello c’è l’anima semplice di chi ci crede, senza che gli passi neanche per l’anticamera del cervello di chiedersi il perchè quel telefono, negli anni passati, Lui non lo abbia mai alzato per te.
Ma come mai? Ma cosa è cambiato? Perchè proprio io?
Il film è questo.
Un Perfect Day senza bisogno di scomodare Wim Wenders. La critica? E’ al bivio, il solito in questi film d’introspezione. Quanto c’è di vero? Quanto di sincero?
E subito viene in mente una frase di Mark Twain: “Se volessimo capire cosa sia veramente la razza umana – diceva Mark Twain – basterebbe solo osservarla in tempo di elezioni”.

Diego Costa

1 thought on “EVIDENTEMENTE BASTA…

  1. … Lo fai, e basta. E’ la tua vita.
    Caro Diego, con queste parole chiudi una “premessa” bellissima, fatta di realismo, di amore per i giovani e per l’atletica, di sofferenze, di sacrifici, di gioie e di dolori … ed il tempo passa … fugit … e ci ritroviamo “diversamente giovani”, chi ancora in gara come Master, chi ancora Allenatore, chi anche Dirigente … un po’ acciaccati nel fisico, ma dentro bolle ancora il fuoco della passione, quella vera, quella generosa, quella che non chiede ma che desidera donare.
    Rientro ora da CORREGGIO (RE) dove s’è svolto il funerale di PASQUALINO ABETI, un grandissimo della velocità, 33 volte maglia azzurra, dai 100 ai 400 e sopprattutto nelle staffette : 4×200 (record del modo con MENNEA) e 4×100 bronzo agli Europei di Helsinki nel 1971 sempre con MENNEA, GUERINI e PREATONI.
    Ci siamo ritrovati in una decina, vecchi atleti della gloriosa Atletica Reggio, in una Chiesa gremitissima, di giovani sportivi , di semplici cittadini, di tanti estimatori di quella bella figura che è stato PASQUALINO, Uomo generoso, iriducibile, trascinatore , da giovane atleta, così come amministratore pubblico (Assessore allo sport), come Educatore/Allenatore, come confidente dei tanti giovani che, in Chiesa, si sono espressi per ricordare tutto il bene che da Lui hanno ricevuto.
    Questa è la nostra vera ATLETICA, al di là delle medaglie – preziose – c’è l’UOMO, con tutto la sua generosità, onestà e genuinità, con la Sua trasparenza, con la gioia di trasmettere tutto il bene che lui stesso ha ricevuto. E c’era con noi anche Pietro Paolo Montanari, amico, collega ed anche allenatore di Abeti.
    Un bagno di emozioni, ricordi, aneddoti … ed il nostro impegno continua !

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