UNA GIORNATA PARTICOLARE

Prendiamo a prestito il titolo del programma di Aldo Cazzullo su La 7 per sottolineare come questo 26 novembre per lo sport italiano sarà ricordato a lungo, un po’ come il 1° agosto del 2021 che noi dell’atletica ricordiamo bene.

I Canguri non hanno mangiato la carota e la Coppa Davis è tornata in Italia dopo 47 anni, senza le polemiche che precedettero la finale del 1976 nel Cile di Pinochet, con Panatta e Bertolucci che scesero in campo nel doppio con una maglietta rossa a Santiago del Cile sfidando la feroce dittatura del Generale Pinochet.

Da queste settimane, partendo dalle ATP finals di Torino, per terminare nelle emozionanti giornate di Malaga, possiamo certamente dire che abbiamo davanti almeno 10 anni di Tennis stratosferico, con un ragazzo dai capelli rossi che è cresciuto tantissimo quest’anno conquistando prima il Master 1000 di Toronto, poi arrivando in semifinale a Wimbledon e cocludendo con la finale di Torino e la vittoria in Coppa Davis. Vittoria ottenuta più che oggi, ieri con quel mitico game partito 0-40 dove il n° 1 al mondo non è riuscito a conquistare quel punto che avrebbe cambiato la storia.

Sinner è il campione vicino di casa (c’è casa e Casa…), semplice umile, sempre pronto a fare i complimenti agli altri, sia che vinca, sia che perda. Girano video con lui giovanissimo che rilascia interviste dove afferma che il suo sogno è arrivare al n. 1 del mondo. Manca poco.

Intanto a Malaga, arriva uno striscione con Pietro Mennea, da parte dei tifosi barlettani, a significare l’importanza della figura del nostro campione al di là del nostro sport. Dispiace per gli amici di Barletta che oggi la loro squadra ha perso con l’Altamura ma saranno impazziti di piacere per la conquista dell’Insalatiera. Mennea è un simbolo di tutto lo sport italiano e noi dell’Atletica lo dovremmo tenere bene a mente.

Le polemiche sono arrivate dopo, con il Presidente della Federtennisepadel Binaghi che ha tirato un dritto alla Sinner contro il Presidente del CONI Malagò, “in tutti questi mesi nonostante questi successi sportivi e organizzativi non ha trovato la forza di fare una volta i complimenti al movimento e alla federazione”. Risposta di rovescio altrettanto consistente del n° 1 del Palazzo H su X (ex Twitter): È di nuovo #CoppaDavis! Il #tennis italiano scrive la storia tornando a dominare il Mondo, 47 anni dopo l’unica vittoria del trofeo. Applausi ai nostri campioni, guidati da uno stratosferico #Sinner e capitanati da Filippo Volandri, e alla @federtennis del Presidente Binaghi”.

Pace fatta o è partita la corsa per le elezioni del 2024?

La giornata potrebbe essere già particolare per la Davis, ma come dimenticare la vittoria nel mondiale MotoGP di Francesco (Pecco) Bagnaia su Ducati? E il secondo posto della Ferrari di Leclerc nel Gran Premio di Abu Dhabi? E il pareggio del derby d’Italia?

Complimenti ai ragazzi del Tennis!

Roberto De Benedittis

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