TRE ORI ED 11 MEDAGLIE AD ESPOO

Espoo (Finlandia), 12-16 luglio 2023, Leppavaara Stadium , Campionati Europei Under 23, Under 23 European Championships - foto di Giancarlo Colombo/A.G.Giancarlo Colombo

Gli azzurrini tornano dalla Finlandia con 11 medaglie al collo ed un sesto posto nel medagliere grazie ai 3 ori (4×100 e 4×400 uomini, salto in lungo donne), sei argenti e due bronzi.

Quarto posto nella Placing Table con 127 punti dietro a Francia (146), Spagna (135) e Gran Bretagna (130).

Straordinarie le prestazioni di Larissa Iapichino che al primo salto con 6,93 nel lungo, uccide la gara e stabilisce il nuovo primato italiano promesse outdoor (al coperto resiste il 6,97 degli Euroindoor di Istanbul), della 4×100 che ha corso in 38″92 nuovo R.I. Under 23 con Eric Marek, Matteo Melluzzo, Marco Ricci e Junior Tardioli. Vittoria per soli 3 millesimi sui francesi che “s’incazzano” per dirla con la canzone di Paolo Conte “Bartali” e non riescono a rimontare nonostante l’importante frazione di Mateo. Ottima anche la 4×400 con la grande frazione finale di Lorenzo Benati che chiude con il miglior crono di 44″50 recuperando gli inglesi che ci precedevano dopo la terza frazione. Parte bene Luca Sito che lascia il testimone in seconda posizione a Riccardo Meli che cambia per primo lasciando a Francesco Domenico Rossi che non può far nulla davanti alla frazione dei britannici, ma poi ci pensa Benati a mettere a posto le cose siglando la MPE dell’anno per gli Under 23 che rappresenta anche il primato italiano promesse, con 3’02″49.

I sei argenti, su cui spicca il primato italiano nei 110hs di Lorenzo Simonelli ottenuto in una semifinale bagnata con 13″33, vedono alla pari i due sessi con la Marcia di Alexandrina Mihai (troppe fatiche per le cittadinanze di questi ragazzi) e di Andrea Cosi (a cui auguriamo di andare a Parigi viste le paginate di un quotidiano sportivo di questi giorni, compreso qualche caffè indigesto), il 10.000 di Francesco Guerra e Sara Nestola e ancora gli ostacoli alti al femminile con Elena Carraro. Curioso che sei medaglie vengano da tre specialità. Su questo fateci spendere due parole per Veronica Besana lanciata tra l’oro e l’argento fino all’8° ostacolo, lo stesso che l’ha tradita ad Agropoli, dopo una batteria da 12″90 che faceva presagire risultati ancora più eclatanti.

I due bronzi vengono dai 10.000 donne con Aurora Bado, figlia d’arte di Ornella Ferrara indimenticata maratoneta azzurra, ed da Michele Fina che stabilisce il suo PB lanciando il giavellotto a 77,23.

Tre anche le “medaglie di legno” che potevano arricchire un medagliere che è in leggero calo rispetto all’edizione di due anni fa a Tallin (primi nel medagliere con 6 ori, 5 argenti e 2 bronzi e quarti nella placing table con 148 punti). Una sfuggita all’ultimo lancio con Emily Conte superata al sesto turno quando era bronzo nel disco (ma in qualifica ottimo PB a 57,11). Le altre due sono di Marco Ricci nei 200 che oggettivamente non poteva fare meglio e di Francesco Pernici negli 800 dove al contrario, nutrivamo speranze di medaglia anche se i tre medagliati avevano dei PB migliori. La sua progressione negli ultimi mesi però ci aveva fatto ben sperare.

Foto Giancarlo Colombo/Fidal

Roberto De Benedittis

1 thought on “TRE ORI ED 11 MEDAGLIE AD ESPOO

  1. Metto il focus su due giovani che seguo particolarmente da quando erano cadetti ed allievi. Ossia l’ostacolista Lorenzo Simonelli che, se non avrà problemi fisici, sarà il primo italiano sub13 secondi entro i giochi olimpici di Parigi. Sul doppio giro di pista, Pernici ha un potenziale certo. Ma è ancora acerbo sul piano tattico, cosa poi normale alla sua età.

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