Le società al servizio della federazione o la federazione al servizio delle società?

Si è proprio un dilemma shakespeariano, ” le Società al servizio della Federazione o la Federazione al servizio delle Società?”. Per chi vi scrive non vi sono dubbi, è la Federazione che deve essere al servizio delle Società (e dei tesserati, atleti/e,

dirigenti, tecnici e giudici). Ma il quadro attuale è (ed è sotto gli occhi di tutti) ben diverso: regolamenti e “innovazioni inutili” (tipo il Challenge e il dividere i Campionati Italiani Junior e Promesse) decise centralmente dalla Presidenza, decisioni unilaterali (e spesso incomprensibili, come i CdS), ritardi imbarazzanti su minimi e calendario, rimborsi alle società sempre in grande ritardo, attenzione pressochè assenti ai territori (comitali regionali, comitati provinciali, società), progetti (quelli finanziati da Sport&Salute) presentati in ritardo e inattuabili così come sono espressi, incarichi a personaggi privi di curriculum di valore e di esperienza (ma non doveva valere la meritocrazia?), centinaia di allenatori che aspettano un corso allenatori (che non avranno), un Centro Studi (in passato orgoglio della Federazione) praticamente smantellato ed altro ancora. Tutto questo non è dignitoso e non rispondente al rispetto e alla considerazione che, per impegno e attività, meritano le migliaia di dirigenti e tecnici che operano sui territori!

Una atletica migliore è possibile!

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