Riflessioni ad alta voce dopo i campionati di Agropoli 

Campionati Italiani Promesse 2023 | 17-18.06.2023, Agropoli (SA), Stadio Raffaele Guariglia

Non sono contraria all’uso di atleti di altre nazionalità, ma dispiace molto notare come molti di loro, tesserati per una gara e basta, nulla hanno a che vedere con quella passione genuina per i propri colori sociali. Molti sono chiamati solo a svolgere un compitino. La mancanza di uno spirito di gruppo porta alcuni di loro a cimentarsi in modo decisamente poco rispettoso nei confronti di quel pubblico (sparuto) che è attirato dal nome famoso più che dallo scudetto di squadra.  Se non ci credete, date un’occhiata a quello che è capitato a Palermo e a Bergamo.   

Ma parliamo di Agropoli, di un campionato italiano individuale di categoria. Si è notata, qui, la (quasi) mancanza di atleti delle Società che militano nei gironi più alti dei campionati di società, che hanno utilizzato  tanti stranieri “per un giorno”. 

Io mi sono posto la domanda: hanno senso, i campionati di Società, se sotto alla maglia non c’è… nulla?  

Non è qualcosa di irriverente nei confronti di tutte quelle società minori che lavorano l’intero anno per la formazione di giovani atleti tesserati sul territorio, con tutte le normali difficoltà che vengono dalla concorrenza degli sport più popolari se poi, all’atto finale, arrivano quei club cui viene data la possibilità di schierare tesserati per un giorno, per una prova, reclutandoli da altri Paesi?  

CUI PRODEST? A chi giova? Mi sono chiesta. E lo grido ad alta voce. 

Quale sviluppo può avere il nostro meraviglioso sport se vengono consentite queste pratiche? 

Con un termine forte, non è una forma di doping non chimica, non individuale, non fisica, ma burocratica, anche questa? 

Non vedo quale sviluppo possa dare questo tipo di interpretazione dei campionati, in termini costruttivi, di sviluppo dell’atletica e di tesseramento di nuovi e giovani praticanti.

Esprimo quindi la mia totale contrarietà rispetto agli “atleti per un giorno”.  

Gli assi di oggi vengono da un lavoro di fino svolto sul territorio dalle Società di base, hanno scalato le gerarchie passo dopo passo, e li abbiamo ritrovati puntualmente ai vari campionati nazionali individuali di categoria. 

Questa è l’atletica vera. 

Io mi oppongo all’atletica dei compromessi, all’atletica che porta le Società a correre in lungo ed in largo per l’Italia per campionati su impianti (in zone bellissime), ma che non sono idonei al tipo di manifestazione, e non sono facilmente raggiungibili. E la colpa non è sicuramente degli organizzatori che si prodigano a soddisfare le richieste dei partecipanti.  Le Società civili fanno sempre più fatica a sopravvivere

Rilevo, non ultima, la totale mancanza di rappresentanti delle Istituzioni Federali (presidente? Consiglieri federali?) ad appuntamenti importanti, come i campionati di Agropoli. Qualcosa che, a mio avviso, avvalora le considerazioni che ho fatto sugli “atleti per un giorno”. 

Non c’è rispetto né per la sostanza, né per la forma, sia quest’ultima garantita da un protocollo di cui, oggi, si è persa ogni traccia.

Foto di FIDAL GRANA/FIDAL

Giovanna Cavalli

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