BATTOCLETTI: ARGENTO VIVO!

TRIPLO: PODIO CUBANO MA BANDIERE EUROPEE

Una straordinaria Nadia Battocletti, vince la medaglia d’argento sui 10.000 alle Olimpiadi di Parigi. Che fosse in condizione di poter vincere una medaglia lo aveva già dimostrato nei 5.000 con la capacità di finire forte gli ultimi metri. La medaglia di legno le ha dato la consapevolezza che non era seconda a nessuno e che quindi poteva osare. Così è stato, con un 10.000 corso fino ai 9 km su ritmi buoni ma non eccezionali, ma con l’ultimo chiuso in 2’42”. Ultimi 400 metri chiuso in 58″ per la Chebet vincitrice che bissa il titolo sui 5.000 e in 60″ per la Battocletti. Record Italiano in 30″43″35 che fa il paio con quello sui 5000 chiuso in 14’31″64. Ma ora le prospettive per quella cadetta primo anno che un po’ a sorpresa vinse il campionato italiano di Cross a Nove davanti alla favoritissima Marta Zenoni, sono ben diverse. Ora sa che può battersela con tutte le migliori del mondo. E ci teniamo a sottolineare che la crescita di questa ragazza seguita da papà Giuliano è sempre stata progressiva, senza quei “balzi” che spesso caratterizzano i nostri giovani in cerca di una crescita rapida per aggiudicarsi non tanto una medaglia in ambito internazionale ma piuttosto una maglia di un gruppo sportivo militare. Nessuna forzatura e diamo merito all’Atletica Val di Non e Sole, sua società d’origine di non aver mai fatto pressioni sulla crescita di questa straordinaria atleta avvenuta anche grazie al supporto del suo GSM Fiamme Azzurre.

Andy Diaz Hernandez, che aveva rischiato di non partecipare alla finale del Salto Triplo, vince un bronzo nella gara più qualificata mai disputata, con il 9°, l’algerino Tikri che rimane fuori dai tre salti di finale pur saltando 17,22. Diaz Hernandez (FF.GG.), allenato da Fabrizio Donato, piazza un 17,63 al primo ed un 17,64 all’ultimo salto. Davanti a lui i due protagonisti dei Campionati Europei di Roma con Dìaz Fortun (Spagna) a 17,86 e Pichardo (Portogallo) a 17,84. Medaglia di legno per il Giamaicano Hibbert (classe 2005!) a 17,61, misura che gli avrebbe consegnato una medaglia in tutte le precedenti Olimpiadi! Da notare che i primi tre sono atleti nati e cresciuti tecnicamente a Cuba per poi transitare nei paesi adottivi mentre l’8°, Martinez ha gareggiato per Cuba.

Foto Grana/Fidal

Roberto De Benedittis

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