DICHIARAZIONE DI GIACOMO LEONE
Cari amici, come sapete, oggi alle 12,00 la Fidal ha pubblicato i nominativi dei candidati alle prossime elezioni ed il mio nome non c’è.
Alle ore 14,03 mi è stata inviata una PEC dalla Segreteria generale che mi informava della mia esclusione, senza alcuna motivazione.
Voglio rassicurare tutti coloro che mi hanno sostenuto e mi stanno sostenendo in queste ore che tutto sarà risolto al meglio.
Alle ore 16,45 il mio avvocato ha inviato la richiesta di accesso agli atti per conoscere le motivazioni e produrre un ricorso motivato.
Il 29 luglio pomeriggio mi sono recato personalmente in Federazione per consegnare tutta la documentazione necessaria per la candidatura e nessuno ha eccepito nulla.
Sono certo che tramite gli avvocati, sarò reintegrato tra i candidati.
Chiedo a tutti i sostenitori, miei e dei candidati consiglieri, di non arretrare di un millimetro.
Non voglio pensare neanche per un minuto che questa esclusione sia frutto di giochi di potere.
Ce la faremo sicuramente.
La federazione ha bisogno di un sereno e civile confronto e di una grande dose di democrazia.
Le elezioni ne devono essere il punto più alto.
Ora rivolgiamo un caloroso pensiero ai nostri atleti che si devono battere al meglio per la nostra bandiera. Oggi non è stata una bella giornata ma le prossime, ci auguriamo, saranno fantastiche per i colori azzurri.
Appena avremo notizie, le renderemo pubbliche.
Grazie a tutti e buone Olimpiadi.
Giacomo Leone
Caro GIACOMO, non possiamo nascondere lo sconcerto per quanto è accaduto.
Siamo persone oneste, leali, trasparenti, sempre pronte ad accogliere l’Altro, ma credo che sia necessario avere il coraggio e l’umiltà, si l’umiltà, di chiedere pari trattamento dai nostri “Fratelli”. Sì, FRATELLI, di una stessa “fede”, quella laica, dello SPORT che in questi giorni si fa Olimpico e Paralimpico, pertanto UNIVERASALE, aperto, travolgente, che infiamma gli animi, i nostri cuori, le nostre passioni e ci fa rivivere le belle imprese, a qualunque livello le abbiamo potute vivere, di quando anche noi calcavamo la terra rossa ( o la carbonella nera in Svizzera) divenuta poi pista e pedana di alto livello prestativo.
Siamo pronti ad un confronto aperto, leale, con tutti gli Affiliati del nostro Mondo che chiede la leicità dei risultati in campo al pari della legalità degli atti amministrativi.
Buona ATLETICA a PARIGI che non doveva essere disturbata da impegni di politica sportiva così fortemente, insensatamente, inusualmente anticipata rispetto i tradizionli appuntamenti di fine anno sportivo agonistico.